Riti di passaggio
Indice:
- Un cammino tra sfida ed emozione: crescere attraverso l’esperienza
- Cammino come investimento nei talenti delle nuove generazioni
Quando il semplice camminare
apre una nuova fase della nostra vita
Nel mondo scolastico e sociale dei nostri ragazzi, la tendenza degli ultimi anni è quella di calendarizzare le richieste, sotto forma di prove ed esami, con il proposito di semplificare loro la vita e di sottrarli, si fa per dire, alle difficoltà.
La chiamano ansia da prestazione, l’incapacità di gestire lo stress in situazioni in cui ci vengono richiesti il raggiungimento di un obiettivo o una determinata performance, sia essa puramente didattica o di tipo relazionale. I modi per eluderla non mancano, ma non sarà che i nostri ragazzi hanno più bisogno di strumenti per affrontare quelle situazioni più che per evitarle? Non hanno forse bisogno di sfide ed esperienze forti per evolvere e realizzarsi?
Un cammino tra sfida ed emozione: crescere attraverso l’esperienza
Immaginate un gruppo di ragazzi che, zaino in spalla, trascorre un’intera settimana tra le montagne della Dorsale Orobica Lecchese percorrendo più di 60 km con un dislivello notevole. Un lungo cammino arricchito da serate in rifugio, pianificazione del percorso, incontri con allevatori locali, momenti di riflessione e di confronto su tematiche come il lavoro di squadra e la leadership, spazi dedicati al diario personale a cui affidare le emozioni più profonde, nello scenario delle splendide montagne della Valsassina.
Un concentrato di sfida ed emozione, dai Piani d’Erna a Colico, a fianco dei propri coetanei e guidati da adulti esperti, AMM e Guide Alpine del Collegio Guide Alpine Lombardia, insegnanti, psicologi ed educatori. Un progetto nel quale l’International School of Como crede fortemente e che porta avanti da diversi anni. Possiamo definirlo trekking, gita, o impegno scolastico.
Ma è soprattutto così che mi piace considerare “Il Cammino”: un rito di passaggio verso la piena adolescenza. Un’esperienza così ricca ed emozionante da ricordare e da raccontare anche a distanza di anni, un’occasione per riscoprire la fiducia in se stessi, per creare legami, per crescere a tutti gli effetti. Pur nascendo in un contesto scolastico, coinvolge tutti gli ambiti della vita dei ragazzi: le famiglie, gli amici e il loro mondo.
Favorisce un’immersione totale nell’autenticità di molti valori, vissuti sulla propria pelle, apprezzando la lentezza che caratterizza lo stare insieme in montagna: l’essenzialità che dovrebbe guidare la scelta di quello che si mette nello zaino (quasi sempre!), il distacco dal cellulare e la riscoperta della relazione diretta, la condivisione di momenti, pensieri e vissuti, il ruolo della famiglia, l’affidamento all’adulto nel tentativo di ridisegnare uno stile relazionale in bilico tra il bisogno di essere guidati e quello di rendersi indipendenti, la responsabilità nei confronti degli altri membri del gruppo, l’altruismo e la collaborazione.
Cammino come investimento nei talenti delle nuove generazioni
“Il Cammino” mette in scena tutti questi aspetti, accanto all’impegno fisico e al contatto con la natura, con quell’autenticità che solo lo stare insieme per più giorni può far emergere: esperienze immersive che rappresentano un’opportunità privilegiata anche per gli adulti, soprattutto per coloro che hanno scelto di dedicarsi all’educazione delle nuove generazioni.
Eppure, a volte, abbiamo paura di investire nei nostri ragazzi, di uscire dalla routine delle attività che danno sicurezza, precludendo loro importanti occasioni di crescita. Non bisogna smettere di credere che ognuno di loro sia portatore di innumerevoli talenti che aspettano solo l’occasione per realizzarsi.
Dove? Magari lungo i sentieri del Cammino!
Il risultato? Ragazzi più maturi, più consapevoli, semplicemente splendidi!
Lo si legge sui loro volti all’arrivo.
Ed è lo sguardo più bello dove un genitore, insegnante o educatore possa posare i suoi occhi.
Maddalena Brivio di Tracciatrekking per Corefab società benefit